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Angelo Demo

I sensi che influenzano le nostre scelte su percezione e consumo del cibo

Quante volte ci saremo chiesti se in un supermercato esistono dei fattori capaci di influenzare le nostre scelte oltre alla pubblicità che bombarda ogni media che utilizziamo dallo smartphone alla tv.

La risposta arriva da uno studio molto interessante condotto dall’Università del Michigan e dello Utah, andando a monitorare come i nostri sensi possono influenzare il nostro gusto.

La ricerca ha permesso lo screening definito della relazione del gusto con ognuno dei nostri sensi e le sorprese non mancano.

Gusto e olfatto: il gusto e l'olfatto si combinano per formare la percezione del sapore.

L'olfatto influenza la valutazione del cibo due volte durante il consumo: attraverso l'olfatto ortonasale (odorare gli stimoli al di fuori della bocca) e l'olfatto retronasale (odorare gli stimoli all'interno della bocca).

Gli odori reali, come quelli provenienti da un limone, possono indurre la salivazione e il desiderio di mangiare. Allo stesso modo, gli odori immaginati, come quelli evocati dalla pubblicità, possono influenzare la salivazione, il desiderio di mangiare e il consumo, ma richiedono una rappresentazione visiva dello stimolo per essere efficaci.

Gusto e vista: la vista influenza direttamente la percezione del gusto e il consumo attraverso il colore del prodotto, gli spunti cognitivi esterni come il packaging del prodotto o le rappresentazioni visive del prodotto alimentare.

Le persone hanno difficoltà a determinare il sapore di una bevanda colorata quando il colore è oscurato o manipolato.

Gli spunti visivi, come il colore, dominano l'interpretazione del gusto. Anche gli spunti visivi sul packaging del prodotto, come la lucentezza, possono influenzare direttamente la percezione del gusto del cibo.

Le persone associano la confezione lucida agli alimenti malsani e la confezione opaca agli alimenti sani.

Poiché gli alimenti malsani sono spesso percepiti come più gustosi di quelli sani, la confezione lucida si allinea agli obiettivi di consumo di alimenti gustosi. Le rappresentazioni visive del cibo attivano le regioni del cervello associate al gusto.

La ripetuta esposizione visiva agli spunti alimentari può facilitare le simulazioni mentali delle esperienze gustative e influenzare il gusto.

Gusto e suono: il suono ha un impatto unico sulla percezione del gusto.

Le proprietà intrinseche del suono nel consumo di cibo, come la croccantezza o la fragranza, sono evidenti solo quando il cibo viene consumato e influenzano la percezione della freschezza.

Il suono è considerato il "senso del gusto dimenticato".

Sebbene il suono sia valutato come l'input sensoriale meno importante per decidere quando iniziare e smettere di mangiare e il meno importante per il piacere generale del pasto, può servire come spunto unico per il monitoraggio del consumo.

Quando il suono che il cibo emette durante la masticazione viene reso più evidente, il consumo diminuisce.

Gusto e tatto: come per le altre esperienze sensoriali, il tatto può influenzare la percezione del gusto e del sapore attraverso spunti intrinseci come il tatto orale e la consistenza del prodotto.

La sensazione orale o la sensazione in bocca del consumo di cibo, come ruvido contro liscio o duro contro morbido, influenza la percezione di quanto si deve masticare il cibo, influenzando a sua volta la percezione del grasso, le stime caloriche, la scelta del cibo e persino il volume del consumo. La temperatura del cibo, che funge anche da input tattile orale, può influenzare la percezione del gusto. Anche gli spunti tattili manuali non diagnostici, estrinseci e non correlati al prodotto alimentare stesso, come la sensazione manuale della tazza in cui viene servita una bevanda, possono influenzare la percezione del gusto e della qualità.

Comprendere l'intricato intreccio di sensazioni, cognizione e contesto nelle esperienze alimentari non è semplicemente una ricerca accademica. Ha implicazioni di vasta portata per i professionisti del marketing, i professionisti della salute e chiunque cerchi di migliorare le proprie esperienze culinarie.

I professionisti del marketing possono sfruttare questa conoscenza per creare campagne pubblicitarie multisensoriali più efficaci, progettare imballaggi che migliorano l'appetibilità percepita e creare ambienti di consumo che migliorano il piacere generale. I professionisti della salute possono utilizzare queste intuizioni per sviluppare interventi che promuovono scelte alimentari sane, sfruttando il potere degli spunti sensoriali e cognitivi per indirizzare i comportamenti verso risultati più nutrienti.

Concentrandosi sulla complessa sinfonia di sensazioni, cognizione e contesto che costituiscono il consumo alimentare, possiamo sbloccare una comprensione più profonda di questo atto quotidiano e sfruttare il suo potere per migliorare il benessere degli individui e della società.

 

 

 

Bibliografia

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Crisinel, A. S., & Spence, C. 2010. A sweet sound? Food names reveal implicit associations between taste and pitch. Perception, 39(3), 417– 425

Krishna A., Elder R., 2021. A review of the cognitive and sensory cues impacting taste perceptions and consumption. Consum Psychol Rev., 4:121–134.

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